Si è svolto il 22 febbraio scorso presso il centro polivalente per i giovani di
Via Fontana Vecchia a Catanzaro, in una serata proibitiva per le condizioni
climatiche che hanno tenuto lontani purtroppo molti disabili, il convegno “ Osiamo Catanzaro a Misura d’uomo
per una città senza ostacoli che sia di tutti e per tutti”, organizzato dalla
fish provinciale di Catanzaro con l’AID onlus di Catanzaro, il CSV di Catanzaro
e l’associazione Vita preziosa di Taverna.
All’inizio dell’incontro il
moderatore ing. Tommaso Marino ha dato
lettura della lettera del Prefetto dr Antonio Reppucci che plaude
all’iniziativa e che ha contribuito a risolvere almeno parzialmente, il problema dei parcheggi
, non concessi dall’ufficio urbanistico del comune di Catanzaro, per la maifestazione
con la motivazione che sono tutti assegnati ai giudici.
L’incontro è stato organizzato ,
come ha affermato il presidente della fish provinciale di Catanzaro e dell’AID
dr Laface Costantino Marcello, nel suo
breve intervento introduttivo, non solo per presentare il volume “ A misura d’uomo”
realizzato per Vita Preziosa da Tommaso Marino e Maria Puleo, ma anche e per sensibilizzare addetti ai lavori ed opinione pubblica sulla
problematica delle barriere architettoniche. Per incominciare a parlarne visto
che non se ne parla mai nonostante Catanzaro sia essa stessa una barriera.
A Catanzaro sembra che i disabili
non esistono visto che non si incontrano mai, nonostante però i parcheggi loro riservati siano tutti sempre pieni.
Non si incontrano perché sono
confinati nelle case non possono partecipare alla vita cittadina perché la
città non è stata costruita anche per loro.
E a dimostrazione di questo
l’incisivo intervento di Giancarlo Rossi, papà di Maurizio indimenticato e
ancora una volta ricordato presidente.
Giancarlo Rossi, presidente del tribunale
per la difesa dei diritti dei minori, ma qui nelle vesti di socio AID, ha
simulato una passeggiata di un disabile in carrozzina per le vie della città
presentando 90 foto di barriere
architettoniche come gradini marciapiedi stretti, assenza di rampe, pali luce ed alberi in mezzo ai marciapiedi,
ma anche di barriere di inciviltà cassonetti sui marciapiedi e auto e moto
parcheggiate come si vuole.
Queste foto hanno contribuito a
rendere visiva la problematica , illustrata poi, con riferimenti normativi, da Maria Puleo nella presentazione
del volume , anche per quel che riguarda
un paese dell’Interland come Taverna
Ha preso poi la parola il
Prof. Francesco Bagnato dell’Università
Mediterranea di Reggio Calabria il quale
ha illustrato la problematica non solo come barriere per il disabile, ma anche
per anziani affermando che il problema è soprattutto culturale e che bisogna
cambiare proprio le modalità di approccio
Bisognerebbe costruire città in
cui sia prioritaria la vivibilità, città
in cui si possa anche passeggiare, invece la centralità è data alle macchine,
alla velocità di spostamento .
Il dott. Giovanni Ciampa, dirigente dell’assessorato
all’urbanistica del comune ha messo pure in evidenza le difficoltà logistiche di Catanzaro anche se ha ammesso
che le immagini presentate mostrano che in tanti anni poco o niente si è fatto.
Anche gli interventi successivi,
del dott. Biagio Cantisani, presidente
dell’ordine degli architetti, del dott.
Salvatore Saccà presidente dell’ordine professionale degli ingegneri, del
dott. Nicola Santopolo presidente del
collegio dei geometri, hanno confermato che poco si è fatto se ancora dopo
trent’ anni la situazione è quella presentata.
La dirigente scolastica
dell’Istituto per geometri dottoressa
Elena de Filippis, ha posto l’accento sulla necessità di educare le nuove
generazioni, e ha illustrato un progetto
che si sta realizzando nel suo Istituto al quale ha invitato i presenti a
partecipare.
Ha poi portato i suoi saluti la
recentemente rieletta presidente del CSV dottoressa Caterina Salerno la quale
ha sottolineato l’importanza di iniziative come questo convegno e l’importanza
delle associazioni di volontariato come motore per una società più giusta.
E’ seguito un breve dibattito che
ha portato a nuove e toccanti testimonianze di barriere e di come quando una
problematica ti tocca da vicino, solo allora si comincia a ripensare a tutto
anche in funzione dei meno fortunati.
Nel dibattito è poi venuta fuori
l’iniziativa di aprire un tavolo tecnico permanente che affronti queste problematiche, aperto alle persone con disabilità perchè
uniche che possono dare l’imput per la risoluzione reale della problematica
come ha sottolineato nel suo intervento di chiusura la presidente della Fish
Regionale Nunzia Coppedè che con la sua
solita verve ha parlato di Universal desing,
di una progettazione per tutti ,
perché il mondo sia veramente vivibile per tutti allo stesso modo a
prescindere dalle limitazioni fisiche.
La Coppedè ha dato il suo assenzo al tavolo permanente
da istituire, perché era questo che le organizzazioni organizzatrici volevano
ottenere da questo incontro, qualcosa di
concreto, e a questo tavolo i disabili
ci devono essere, perché dopo tanto tempo ha detto rivolta ai tecnici, “ Non vi
credo” da quando le leggi ci sono se si fosse operato correttamente per ogni
ristrutturazione, il problema sarebbe meno evidente non si è fatto ecco perché
l’auspicio conclusivo è l’apertura di questo tavolo, l’accettazione dell’invito
della dottoressa De filippis, e la possibilità di ripetere quest’incontro in
futuro, magari con la presenza di più persone con disabilità, tenute a a casa
anche dal tempo estremamente cattivo, esso stesso pure una barriera dal cielo