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venerdì 24 febbraio 2012

FINALMENTE SI PARLA DI BARRIERE!


Si è svolto il 22 febbraio scorso  presso il centro polivalente per i giovani di Via Fontana Vecchia a Catanzaro, in una serata proibitiva per le condizioni climatiche   che hanno  tenuto lontani purtroppo  molti disabili,  il convegno “ Osiamo Catanzaro a Misura d’uomo per una città senza ostacoli che sia di tutti e per tutti”, organizzato dalla fish provinciale di Catanzaro con l’AID onlus di Catanzaro, il CSV di Catanzaro e l’associazione Vita preziosa di Taverna.
All’inizio dell’incontro il moderatore  ing. Tommaso Marino ha dato lettura della lettera del Prefetto dr Antonio Reppucci che plaude all’iniziativa e che ha contribuito a risolvere  almeno parzialmente, il problema dei parcheggi , non concessi dall’ufficio urbanistico del comune di Catanzaro, per la maifestazione con la motivazione che sono tutti assegnati ai giudici.
L’incontro è stato organizzato , come ha affermato il presidente della fish provinciale di Catanzaro e dell’AID dr Laface Costantino Marcello,  nel suo breve intervento introduttivo, non solo per  presentare il volume “ A misura d’uomo” realizzato per  Vita Preziosa da  Tommaso Marino  e Maria Puleo,  ma anche e per sensibilizzare  addetti ai lavori ed opinione pubblica sulla problematica delle barriere architettoniche. Per incominciare a parlarne visto che non se ne parla mai nonostante Catanzaro sia essa stessa una barriera.
A Catanzaro sembra che i disabili non esistono visto che non si incontrano mai, nonostante però i parcheggi  loro riservati siano tutti sempre pieni.
Non si incontrano perché sono confinati nelle case non possono partecipare alla vita cittadina perché la città non è stata costruita anche per loro.
E a dimostrazione di questo l’incisivo intervento di Giancarlo Rossi, papà di Maurizio indimenticato e ancora una volta ricordato presidente.
Giancarlo Rossi, presidente del tribunale per la difesa dei diritti dei minori, ma qui nelle vesti di socio AID, ha simulato una passeggiata di un disabile in carrozzina per le vie della città presentando 90 foto di barriere  architettoniche come gradini marciapiedi stretti, assenza di rampe,  pali luce ed alberi in mezzo ai marciapiedi, ma anche di barriere di inciviltà cassonetti sui marciapiedi e auto e moto parcheggiate come si vuole.
Queste foto hanno contribuito a rendere visiva la problematica , illustrata poi, con riferimenti normativi,   da Maria Puleo nella presentazione del volume ,  anche per quel che riguarda un paese dell’Interland come Taverna
Ha preso poi la parola il Prof. Francesco Bagnato  dell’Università Mediterranea di  Reggio Calabria il quale ha illustrato la problematica non solo come barriere per il disabile, ma anche per anziani affermando che il problema è soprattutto culturale e che bisogna cambiare proprio le modalità di approccio
Bisognerebbe costruire città in cui sia prioritaria la vivibilità,  città in cui si possa anche passeggiare, invece la centralità è data alle macchine, alla velocità di spostamento .
Il dott. Giovanni  Ciampa, dirigente dell’assessorato all’urbanistica del comune ha messo pure in evidenza le difficoltà  logistiche di Catanzaro anche se ha ammesso che le immagini presentate mostrano che in tanti anni poco o niente si è fatto.
Anche gli interventi successivi, del dott.  Biagio Cantisani, presidente dell’ordine degli  architetti, del dott. Salvatore Saccà presidente dell’ordine professionale degli ingegneri, del dott.   Nicola Santopolo presidente del collegio dei geometri, hanno confermato che poco si è fatto se ancora dopo trent’ anni la situazione è quella presentata.
La dirigente scolastica dell’Istituto per geometri  dottoressa Elena de Filippis, ha posto l’accento sulla necessità di educare le nuove generazioni,  e ha illustrato un progetto che si sta realizzando nel suo Istituto al quale ha invitato i presenti a partecipare.
Ha poi portato i suoi saluti la recentemente rieletta presidente del CSV dottoressa Caterina Salerno la quale ha sottolineato l’importanza di iniziative come questo convegno e l’importanza delle associazioni di volontariato come motore per una società più giusta.
E’ seguito un breve dibattito che ha portato a nuove e toccanti testimonianze di barriere e di come quando una problematica ti tocca da vicino, solo allora si comincia a ripensare a tutto anche in funzione dei meno fortunati.
Nel dibattito è poi venuta fuori l’iniziativa di aprire un tavolo tecnico permanente  che affronti queste problematiche,  aperto alle persone con disabilità perchè uniche che possono dare l’imput per la risoluzione reale della problematica come ha sottolineato nel suo intervento di chiusura la presidente della Fish Regionale  Nunzia Coppedè che con la sua solita verve ha parlato di Universal desing,  di una progettazione per tutti ,  perché il mondo sia veramente vivibile per tutti allo stesso modo a prescindere dalle limitazioni fisiche.
La Coppedè  ha dato il suo assenzo al tavolo permanente da istituire, perché era questo che le organizzazioni organizzatrici volevano ottenere da questo incontro,  qualcosa di concreto,  e a questo tavolo i disabili ci devono essere, perché dopo tanto tempo ha detto rivolta ai tecnici, “ Non vi credo” da quando le leggi ci sono se si fosse operato correttamente per ogni ristrutturazione, il problema sarebbe meno evidente non si è fatto ecco perché l’auspicio conclusivo è l’apertura di questo tavolo, l’accettazione dell’invito della dottoressa De filippis, e la possibilità di ripetere quest’incontro in futuro, magari con la presenza di più persone con disabilità, tenute a a casa anche dal tempo estremamente cattivo, esso stesso pure una barriera dal cielo