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venerdì 6 maggio 2011

UNA BELLA SERATA

RICORDANDO MAURIZIO ESEMPIO DI INCLUSIONE


                Organizzata da Fish Calabria, Fish Provinciale di Catanzaro, Associazione Integrazione Disabili di Catanzaro, Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme e Tribunale Per la Difesa dei Diritti dei Minori di Catanzaro, si è svolta ieri presso l’auditorium di via Fontana Vecchia in Catanzaro la manifestazione  ricordo di Maurizio Rossi  vero esempio di inclusione e uomo vero, presidente e fondatore dell’associazione integrzione Disabili presidente della Fish Provinciale di Catanzaro,  ma soprattutto persona che ha speso la sua vita sempre al servizio dei più deboli divenendo ormai un simbolo per tutti loro e non solo.
La manifestazione , come ha detto il presidente della fish provinciale nel suo intervento di introduzione e presentazione dell’evento,  non voleva essere solamente una commemorazione di Maurizio ad un anno esatto dalla sua scomparsa, voleva invece, attraverso la figura di Maurizio, essere da stimolo  per le persone in difficoltà a lottare, a non abbandonarsi, ad impegnarsi a partecipare, ad essere sull’esempio di Maurizio, uomini nel più grande significato che si può dare a questa parola.  Gli interventi di familiari, amici, compagni di avventura penso che questo l’abbiano evidenziato in un modo assolutamente chiaro e preciso.
Dopo   un minuto di silenzio concluso con un lungo e caloroso applauso, sono cominciati i ricordi  moderati e introdotti da Veruska Pingitore  che all’ultimo momento ha dovuto sostituire, cavandosela direi egregiamente, la moderatrice prevista, Clara Varano  assente per motivi di salute.  
Il primo dei ricordi espressi, è stato quello di papà Giancarlo che visibilmente emozionato e commosso ci ha illustrato il Maurizio in famiglia dall’infanzia, al rapporto con i fratelli e la zia, con il padre e la madre, ci ha parlato di un Maurizio tormentato, ma che pur fra mille difficoltà riusciva a pensare più agli altri che a se stesso , e di tormenti ne aveva avuti tanti e tanti ancora ne aveva ricordando anche l’incidente terribile del 2002. Ma da tutto questo Maurizio, come ha, toccando il cuore di tutti, illustrato papà Giancarlo usciva sempre più forte e determinato a continuare la sua attività spendendo la sua vita nelle associazioni di cui faceva parte, ed anche in politica occupandosi del servizio sociale come assessore. Di lui il Padre ha ricordato il sorriso, un sorriso sempre presente e disarmante “ quel sorriso che è stato più forte del dolore…chiave per risolvere i problemi dell’esistenza…. Materializzazione dell’amore che salva il mondo. Il sorriso- ha concluso – che mi induce a lanciare un grido forte verso il Cielo  grazie  Grazie Signore Iddio… grazie, di avermi dato Maurizio”
L’Intervento di don Dino Piraino, ha tracciato poi un quadro della giovinezza di Maurizio di quando entrati in contatto, insieme hanno cominciato un’opera di sensibilizzazione che oseremo definire avveniristica e pioneristica visti i tempi in cui è stata proposta.
Don Mimmo Battaglia ha voluto Immaginare un Maurizio che si presenta lassù in Paradiso e che rivolge una toccante preghiera a quel Dio di cui adesso riesce a comprendere il disegno ora che anche lui è sulle ginocchia della madre. Ma anche da li Maurizio pensa a quelli che quaggiù sono rimasti “ ti prego proteggili dal male di viver liberali dalla paura riempi di speranza il loro cuore perché nessuna tristezza abbia a far loro del male …Aiutali ad amare la vita ..vivendola con dignità con coraggio con pazienza …dona loro l’umiltà di essere attenti sempre perché nessuno  possa “ usare la sofferenza ed il disagio di tanti per i loro tornaconti”
Dopo un breve stacco musicale della violinista Roberta Lo Prete che ha fatto da colonna sonora all’evento, una platea sempre più attenta ha ascoltato le parole di Eugenio Occhini, che ha parlato del politico Maurizio, di quella sua breve esperienza al comune di Catanzaro, di come, pur con posizioni differenti, politicamente, si  comprendevano e stimavano reciprocamente anche quando si trovavano  con “ un panino con la mortadella in via Ambrosio”
Mimmo Rocca, ha poi parlato dell’abitare in autonomia, un progetto a cui Maurizio ha aderito negli ultimi annoi, e per il quale avevano insieme lottato per poter continuare ad ottenere dalla regione i fondi per mantenerlo. La conoscenza di Maurizio anche per Mimmo Rocca partiva da lontano incontro  della giovinezza sul Gariglione  ed anche agli scontri,  sempre però leali all’invidia per la presenza della famiglia con Maurizio  e alla sorpresa anche  proprio per questo di vederlo poi in vivere in autonomia.

Giacomo Maruca ha poi ricordato l’impegno di Maurizio per il tribunale difesa diritti dei minori e di come la sua presidenza fosse servita per poter  risollevare le sorti dell’associazione che si trovava quasi allo sbando. Ha ricordato inoltre la grande disponibilità di Maurizio  che fino all’ultimo fino al giorno prima della sua scomparsa rispondendo al telefono risolveva i problemi.
Valentina Aiello  prima e Veruska poi hanno ricordato il periodo dell’anmic,  hanno ricordato come l’incontro con Maurizio, fin da giovanissime, le avesse segnate per sempre, di come era il direttore ma quello che iniziava per primo il lavoro e se ne andava per ultimo,  non facendo mai pesare la sua direzione.
Laface Costantino Marcello ha poi parlato del periodo AID, iniziato subito dopo il fallimento del periodo anmic e di come questo sia stato la continuazione di quel percorso di rapporti con persone non casi clinici, di come la difesa dei diritti degli invalidi e dei veri invalidi fosse veramente l’obiettivo dell’associazione,  di come questa e la fish provinciale si siano trovate completamente allo sbando per la grande perdita e di come proprio per rendere onore a Maurizio si fosse ripartiti. Poi il ricordo del  Maurizio privato, la figura umana, di come fosse incluso  impegnato di come lottava ringraziandolo per essere presente anche adesso per tutti e per aver  vissuto veramente.
Il ricordo dell’AID  si è concluso con la semplice ma toccante cerimonia di intitolazione a Maurizio della sede  di Catanzaro .
Una targa è stata scoperta  dai familiari di Maurizio  una targa che lo  ricorderà  per sempre legando per sempre Maurizio e l’AID.
La Zia  Delia poi commossa ha ricordato il rapporto speciale che la legava a Maurizio, del quale era la prima e forse unica vera confidente alla quale Maurizio diceva per prima ogni cosa, e confessava le sue preoccupazioni ed il suo dolore, ma anche le gioie  e sempre col sorriso.
Si è poi voluto anche ricordare gli ultimi anni spesi da Maurizio nella divulgazione della convenzione  onu sui diritti dei disabili, e lo abbiamo voluto fare  tramite una semplice rappresentazione che gli istituti comprensivi di Taverna  hanno preparato proprio a partire da un incontro avuto con Maurizio in una delle tante conferenze nella provincia ai quali Maurizio partecipava.
Subito dopo si è data voce alla platea e anche persone del numeroso pubblico presente  che è rimasto attento e presente dal primo all’ultimo momento della manifestazione
Hanno preso la parola Monica Paone, volontaria del tribunale difesa diritti dei minori che ha ricordato l’importanza dell’incontro con Maurizio nella sua vita e padre Giuseppe Paone che ha ricordato maurizio  tramite il grande legame che aveva con la mamma.
Nunzia Coppedè,  presidente della Fish regionale  ha poi c tirato le fila  della manifestazione  ricordando il suo personale rapporto con Maurizio, ricordando di come all’inizio l’anmic di cui Maurizio era direttore fosse stata cofondatrice della Fish e di come dall’alto gli avessero fatto fare Marcia indietro, ha ricordato il successivo avvicinamento di Maurizio a Fish  subito dopo l’esperienza Anmic  e la fondazione della Fish Provinciale di cui Maurizio è stato insieme a lei artefice e presidente fino alla sua prematura scomparsa. Ha poi ricordato il rapporto personale che legava entrambi, e i colloqui telefonici giornalieri. Nunzia infine ha concluso i lavori ribadendo ancora una volta l’importanza per tutti  e  soprattutto per i disabili, della figura di Maurizio esempio di Inclusione  vera e di come questo sia importante perché come lui è riuscito tutti possono riuscire.
È  questa la degna conclusione di una serata veramente particolare, in cui l’emozione e la commozione erano evidenti e palpabili, in cui era palpabile la presenza di Maurizio stesso. Ed il pubblico ha sentito tutto questo, è rimasto li seduto, attento, ascoltando con commozione e partecipazione  tutti gli interventi sottolineandoli con applausi spontanei e prolungati.
E noi ora vogliamo continuare questo ricordo, lasciando questo articolo aperto ai commenti e a i ricordi di chiunque voglia farlo e ringraziando Maurizio per tutto quello che ha rappresentato per noi  e  per la città
Nei prossimi giorni contiamo di pubblicare tutto il materiale della manifestazione

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